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Oscar 2020: un giro sul red carpet!

Top e flop della novantaduesima edizione degli Academy Awards

Quello degli Oscar 2020 è stato un “red” carpet solo per modo di dire: il tappeto era sempre rosso, certo, ma gli ospiti hanno portato alla notte più glamour dell’anno un’ondata di colori portentosa. Tra vincitori e vinti, ospiti noti e meno noti, ecco il nostro consueto giretto sul red carpet della kermesse giunta ormai alla novantaduesima edizione.

Cominciamo da chi è arrivato sfoggiando look en pendant col tappeto; su tutte, Jane Fonda: ha indossato un abito burgundy già sfoggiato qualche anno fa a Cannes, valorizzando incredibilmente i suoi splendidi ottantadue anni. A completare tanta perfezione, un make-up dai toni ben più leggeri di quelli di Cannes 2014 e un taglio di capelli corto di un biondo che ormai vira sempre più a un più onesto color argento, che comunque non la invecchia affatto. Stessa scelta per Kathy Bates: abito nero, capelli corti grigi, orecchini di perle che illuminano il viso e un rossetto rosso con sottotono freddo che valorizza incredibilmente il suo incarnato e i suoi bellissimi occhi.
Capelli corti, ma questa volta biondo platino, anche per Charlize Theron, splendida in nero Dior e con un trucco nei toni del nude: eleganza assoluta, niente fuori posto. Stesso “concept” – biondo corto e trucco nude – anche per la vincitrice della statuetta come miglior attrice protagonista, Renée Zellweger, elegantissima in lungo Armani Privé, ma – al contrario di Charlize – in total white.
Corto, cortissimo, anche per Olivia Colman, ancora più luminosa grazie a un biondo algidissimo che le dona particolarmente.

In gara per il premio come miglior attrice c’era anche la bravissima Saoirsie Ronan, che sul red carpet ha sfoggiato un’insolita frangia, che la fa sembrare ancora più giovane dei suoi 25 anni.
L’altra candidata, Scarlett Johansson, non vince neppure il premio come miglior look: un abito che la fa assomigliare alla tanto ambita statuetta (disegnato in effetti da un Oscar, ma de la Renta) non valorizza appieno i colori dell’attrice, che avrebbe forse dovuto optare per un trucco più in contrasto rispetto alle tinte dorate del vestito.
Perfetta invece Laura Dern – meritatissima la sua vittoria come miglior attrice non protagonista – in Armani Privé rosa cipria con inserti neri che a qualcuno potranno ricordare un paralume, ma che su di lei stanno comunque benissimo! Capelli semiraccolti a lasciare scoperte le orecchie (e gli orecchini!), e sciolti sulle spalle: elegante ma freschissima.
Anche Margot Robbie ha scelto di lasciare i capelli non raccolti: peccato per quelle onde davvero troppo rigide e il biondo un po’ troppo giallino che conferisce al viso dell’attrice un’allure da bambola che non rende giustizia alla sua bellezza. Unica mossa davvero giusta: il rossetto rosso opaco, passepartout per una bionda con occhi azzurri vestita in nero a una serata di gala, difficile sbagliare!
Decisamente meno ingessata Penélope Cruz in Chanel nero con tanto di cintura di perle e fiore bianco sul petto: capelli sciolti e lisci, pendenti che illuminano il viso, sorriso d’ordinanza e via, il red carpet è conquistato con un make up nei toni del nude con focus particolare sugli occhi.
Bellissima in verde oliva Greta Gerwig: gioielli en pendant, capelli raccolti (sembrava uno chignon, ma era una “banale” mezza coda!), trucco nei toni caldi del pesca; mai banale, come sempre.
Una vera visione Janelle Monàe in Ralph Lauren: un abito lungo, accollatissimo, con cappuccio, interamente coperto di cristalli luminosissimi ha letteralmente incorniciato il volto della cantante, che ha azzeccato anche la scelta del trucco; ciglia folte e rossetto scarlatto. L’effetto d’insieme è quello di una vera opera d’arte ambulante.
Sul red carpet si sono viste molte dive con caschetto, taglio sempre in voga e utilissimo a ingentilire e ringiovanire i lineamenti: tra le dive che hanno sfoggiato questo look, Sigourney Weaver (anche lei in verde, bellissima), Geena Davis, Natalie Portman, che sembrava vestita da Achille Lauro ma in realtà aveva ricamati sul suo mantello i nomi di registe snobbate dall’Academy. Una scelta femminista firmata Dior.

A proposito di pari opportunità, tra gli uomini sul red carpet anche quest’anno spicca il look iper barocco di Billy Porter, con corpetto di piume dorate e gonna con strascico e stampa coloratissima. Spike Lee invece ha indossato un completo viola e giallo: i colori dei Lakers, in onore di Kobe Bryant. Sui risvolti della giacca, infatti, è ricamato il numero 42, quello di Bryant, appunto. In viola (solo la giacca) anche Elton John, con una capigliatura folta in modo un po’ sospetto, e scarpe di colori diversi tra loro, ma ciononostante, perfetto comunque!
Un po’ zoppicante il look di Thimotée Chalamet, invece: praticamente in tuta, sebbene di Prada, mantiene il suo charme, anche se forse sarebbe stato opportuno indossare una giacca, almeno per gli Oscar!

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